L’ATTESA SOSPESA

 

GRAVIDANZA A RISCHIO

Sono incinta, a riposo forzato a casa, ma è difficile restare tranquilli. 

Avere un figlio può essere un’esperienza molto forte, soprattutto la prima volta, perché si esce da un ruolo, quello di figlio, e si entra in quello di genitore. Ci si chiede se si riuscirà a proteggere e curare il bambino e più in generale se si sarà bravi e competenti come genitori. Questo momento di passaggio può generare paure e dubbi, anche quando la gravidanza è stata desiderata e non emergono problemi medici.

Nei momenti di stress il nostro corpo secerne cortisolo, che entra in gioco per proteggere l’organismo da qualsiasi attività che esuli dalla normale sopravvivenza. Se al normale stress in gravidanza, si aggiunge un problema per cui occorre rallentare ulteriormente i propri ritmi e stare a ‘riposo forzato’, la situazione si complica ulteriormente e può essere ancora più difficile, da un punto di vista medico, portare avanti la gravidanza. 

Può servire vedere qualcuno per parlarne? Può venire anche a casa?

Non è facile ‘restare calma e rilassata’ in una simile situazione perché c’è molto tempo per riflettere e poco per distrarsi: possono arrivare timori o sensi di colpa per ciò che può aver innescato la minaccia d’aborto, essere circondate dal nervosismo degli altri o essere confusa su ciò che si può o non si può fare.

Avere degli incontri con una psicologa (anche a casa, se è necessario restare a letto o limitare i movimenti) 

può aiutare a gestire lo stress ed ad affrontare la situazione prendendo consapevolezza di ciò che accade e valorizzando le risorse interne e della coppia. 

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